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SUPERBONUS E CREDITI INCAGLIATI: GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI



Le cessioni dei crediti per il Superbonus pare siano arrivate a un punto di svolta: alcuni istituti bancari, infatti, stanno riaprendo per alcune operazioni considerate interessanti. Andiamo ad approfondire l’argomento nei paragrafi successivi.


Quali banche hanno riaperto la cessione del credito 110?

Secondo quanto dichiarato dalla sottosegretaria all’Economia Sandra Savino, sono intenzionate a ritirare i crediti Intesa Sanpaolo, Sparkasse oltre alla piattaforma EnelX; mentre tra gli istituti pronti a rientrare sul mercato ci sono Unicredit, Crédit Agricole, Poste e Bpm. Tra le piattaforme che acquistano per lo più dalle imprese che hanno ammesso lo sconto in fattura ci sono Finanza Tech, SIBonus, Girocredito e Innova Credit.


Un lieve ottimismo

Secondo le stime di Ance, attualmente i crediti incagliati sono pari a circa 30 miliardi di euro. Nonostante questo dato bisognerebbe guardare avanti con ottimismo, in quanto le banche hanno maggiore capienza fiscale. Come dichiarato da Christian Dominici, commercialista e titolare di uno studio specializzato in crediti tributari:

“Le aziende di credito oggi hanno la possibilità di ritirare crediti perché grazie al rialzo dei tassi hanno fatto profitti molto superiori alle previsioni e hanno quindi più imposte da pagare; per questo presumibilmente nelle prossime settimane torneranno sul mercato le banche del territorio, che hanno comunque tutto l’interesse a soddisfare le richieste della clientela. Alle condizioni attuali ritirare il credito è remunerativo e, dopo i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sulla colpa grave, poco rischioso a condizione ovviamente di effettuare i controlli”. Prosegue successivamente: “Per ora si sono mossi gli istituti specializzati, banche che non si interfacciano con l’utenza retail ma che comprano da altre istituzioni finanziarie e che possono a loro volta stornare i crediti alla loro clientela professionale nell’imminenza dei versamenti con il modello F24. Si tratta dello stesso meccanismo che con tutta evidenza adotterà la piattaforma EnelX, quando sarà completamente operativa e avrà ottenuto la licenza bancaria, o un accordo di co-acquisto con una banca, necessaria per poter poi rivendere i crediti ai privati e alle aziende clienti”.


La piattaforma EnelX

La piattaforma, che sarà attiva dal settembre 2023, potrà comprare da privati, imprese e soggetti finanziarie e cedere ai contribuenti che devono corrispondere le tasse.

Il ritardo nell’attivazione di EnelX farà aumentare il numero di richieste per posticipare la scadenza fissata al 31 dicembre.

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