Qual è la prima fonte di ricchezza degli italiani? Il valore della casa
- Agency Immobiliare
- 17 set 2024
- Tempo di lettura: 2 min
La casa costituisce il primo fattore di ricchezza per gli italiani, ma per le società finanziarie e la Pubblica Amministrazione invece no.

Quando si parla di benessere e distribuzione della ricchezza, si ha sempre a che fare con numeri molto grandi e percentuali da capogiro, ma a conti fatti qual è il vero indicatore della ricchezza o del benessere?
Secondo i dati dell’ISTAT non c’è solo un indicatore, ma occorre tenere in considerazione più fattori e che essi possono variare a seconda del soggetto in questione.
Lo scopo della ricerca sulle fonti di ricchezza
L’ISTAT (Istituto nazionale di Statistica) e Banca Italia hanno recentemente reso pubblici i dati inerenti la ricchezza degli italiani: l’analisi dei dati comprende le persone fisiche (i privati cittadini in quanto tali con le loro famiglie), le società sia finanziarie che non, e infine la Pubblica Amministrazione.
Lo scopo della ricerca è quello di capire quale sia la prima fonte di ricchezza di un ente (sia esso una persona fisica, una società o la PA).
Chi è il più ricco?
Naturalmente, un confronto tra quale sia il gruppo più ricco sarebbe ridicolo, le società finanziarie infatti hanno un ammontare di ricchezza pari a centinaia di miliardi di euro, mentre ad esempio per i privati cittadini il totale ammonta a poco più di una decina di miliardi.
Ricchezza in percentuali
Parlando di percentuali:
Per le famiglie e i privati cittadini, la prima voce della ricchezza è costituita prevalentemente dalla casa; l’abitazione infatti costituisce circa il 45% della ricchezza delle famiglie. Il restante 55% è da suddividere tra attività, depositi, etc.
Le società finanziarie invece annoverano come principali fonti di ricchezza i titoli (31%) e i prestiti (27%), il restante è da annoverare tra i depositi.
Le società non finanziarie hanno anch’esse, come per le famiglie, gli immobili. Ma, a differenza delle famiglie, non si tratta di immobili residenziali, ma produttivi, i quali rappresentano il 21% della ricchezza di questo settore.
Infine, la Pubblica Amministrazione deve più di un terzo della sua ricchezza (34%) alle cosiddette “altre opere”: ovvero tutti quei beni e servizi pubblici come ad esempio autostrade, ferrovie, infrastrutture, etc
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