Se si teme che il tasso applicato al proprio mutuo sia troppo alto, è opportuno controllare il tasso soglia.
Facciamo una premessa sintetica: se si chiede del denaro in prestito, si dovrà restituire la somma in rate mensili, ognuna delle quali si compone di una quota interessi e una quota capitale.
Il tasso d’interesse applicato può essere di due tipi: fisso o variabile. Ad ogni modo, quando il tasso applicato è alto, si deve capire se si tratta solo di un tasso elevato o di un tasso usurario.
Approfondiamo insieme in cosa consiste il tasso usurario.
Tasso di usura: di cosa si tratta
Il tasso di interesse è il prezzo del prestito chiesto e ha un limite, fissato ogni trimestre dalla Banca d’Italia che viene chiamato tasso soglia, oltre il quale diventa tasso usurario.
Per il legislatore si può parlare di tassi di usura, quando questi superano del 50% la media dei tassi di interesse applicati dalle banche e dalle finanziarie ai clienti.
Ci sono due tipologie di tassi di usura:
tasso di usura originario che interviene sin dall’inizio del contratto;
tasso di usura sopravvenuto che risulta usurario nel corso del contratto.
Tasso soglia, come si calcola
Se si vuole capire se si sta pagando un tasso usurario, bisogna calcolare il tasso soglia della Banca d’Italia.
Ogni trimestre la Banca d’Italia registra i tassi di interesse che le banche applicano ai loro clienti, sia sui mutui, che su altri finanziamenti. In base a quei dati viene calcolato il tasso effettivo globale medio (TEGM).
Una volta rilevati i tassi medi, si può ottenere il tasso soglia, aumentando di un quarto il tasso medio e aggiungendo un margine di altri 4 punti percentuali. La differenza tra il tasso soglia e il tasso medio non può mai superare gli 8% punti percentuali, in caso contrario, si parla di tasso usurario.
Come agire se si scopre il tasso usurario
Se si scopre che al proprio mutuo viene applicato un tasso usurario, il contratto diventa nullo; se il tasso usurario dovesse subentrare nel tempo, il mutuatario non è tenuto a pagare gli interessi.
Se si scopre che al proprio mutuo è stato applicato il tasso usurario bisogna fare reclamo alla banca con cui si ha il contratto, compilandolo in modo che abbia tutti i dati del contratto e facendo riferimento alla sentenza n.350713 del 9 gennaio 2013 della Corte di Cassazione.
Per trovare una soluzione, bisogna fare riferimento all’arbitro bancario e finanziario. Nel caso questa soluzione non soddisfi, ci si può rivolgere all’autorità giudiziaria.
Comments