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Tutelare il proprio diritto di panorama, si può?

Diritto di panorama, ecco quando e come si può difendere.



Tutti vorremmo avere una casa con una bella veduta panoramica. Magari con vista mare. Del resto, le abitazioni direttamente esposte su un bel paesaggio o un monumento storico sono naturalmente più apprezzate e acquistano maggior valore sul mercato immobiliare.

Ma cosa succede se il nostra visuale viene limitata o impedita da altri edifici? È possibile, ad esempio, impugnare il permesso di costruire rilasciato al proprietario dell’edificio di fronte per difendere il proprio “diritto di panorama”?

Una recente sentenza del Consiglio di Stato (la n. 7612 del 17 settembre 2024) ci dice di sì, ma a determinate condizioni. Vediamo quali.


Il fatto


Nel caso preso in esame, i proprietari di alcuni appartamenti hanno impugnato il permesso di costruire che autorizzava la ricostruzione del vecchio edificio posto di fronte alle loro abitazioni. A loro dire, i lavori hanno danneggiato il valore commerciale delle proprie case, anche perché è stata ridotta la veduta panoramica sul centro storico, ormai quasi completamente impedita dall’edificio appena ricostruito.


Diritto di panorama 


In realtà, spiegano i giudici amministrativi, la visuale panoramica è, di per sé, priva di una diretta protezione giuridica: di regola, cioè, non consente di ricorrere in giudizio, in quanto non esiste un vero e proprio "diritto di panorama".

Il Consiglio di Stato, però, afferma anche che un bel panorama può rappresentare una qualità che incide sulla migliore fruibilità della casa e, quindi, anche sul suo valore economico. In questo senso, la limitazione della vista panoramica può, in concreto, integrare un pregiudizio economico meritevole di tutela. Però – precisa il Consiglio – deve trattarsi di un pregiudizio “effettivo” e “serio”. La visuale  panoramica da difendere deve essere caratterizzata da “evidenti, peculiari e qualificati profili di pregio” (Consiglio di Stato, sez. IV , 6 settembre 2024, n. 7464).


Non tutti i panorami sono uguali


Detto in altre parole, non tutti i panorami sono uguali, e non tutti  rendono possibile ricorrere al TAR contro il permesso di costruire. La decisione spetta al giudice, che deve valutare caso per caso. Sarà il giudice a decidere se il proprietario che agisce per difendere il proprio panorama possa considerarsi titolare di un “interesse legittimo” meritevole di tutela. 

Se così non fosse – spigano i giudici – si finirebbe per paralizzare la costruzione di nuovi edifici, perché tutti i proprietari vogliono godere di una bella vista da casa, libera da ostacoli. Ma queste pretese non sono “interessi legittimi”, ma “interessi di fatto” non tutelabili; anzi, rischiano di diventare a loro volta atti lesivi del diritto di proprietà altrui (quelli che il codice civile definisce “atti emulativi”). 

Nel caso preso in esame, in cui il Consiglio di Stato ha ritenuto non meritevole di tutela il “diritto di panorama” affermato dai proprietari ed ha confermato il rigetto del loro ricorso.


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