Tutto quello che c'è da sapere su chi ha diritto di visionare i documenti relativi alla spese condominiali.

Se parliamo di giustificativi condominiali ci riferiamo a quei documenti che legittimano le entrate e le uscite del bilancio condominiale, garantendo trasparenza e correttezza nella gestione economica del condominio.
Vediamo chi ha il diritto di richiedere e visionare tali documenti, quali sono le normative e quali le figure coinvolte.
Condòmini: i principali detentori dei diritti
I condòmini sono i proprietari delle singole unità immobiliari che compongono il condominio. In virtù del loro diritto di proprietà, essi hanno il diritto di accedere a tutti i documenti giustificativi delle spese condominiali, così come sancito dall’articolo 1130-bis del codice civile.
Tali giustificativi possono essere revisionati in ogni momento. Tale diritto si estende a tutte le pezze d’appoggio, inclusi i tabulati delle riscossioni periodiche, le fatture e le ricevute fiscali.
Titolari di diritti reali o di godimento
Oltre ai condòmini, anche i titolari di diritti reali o di godimento sulle unità immobiliari hanno il diritto di visionare i giustificativi delle spese. Questa categoria include, ad esempio, gli usufruttuari e i comodatari.
Anch’essi, in base all’articolo 1130-bis del codice civile, possono accedere alla documentazione in qualsiasi momento, garantendo così una gestione trasparente e responsabile delle spese condominiali.
Inquilini: titolari di un diritto personale di godimento
La figura dell’inquilino, sebbene non sia un condòmino in senso stretto, riveste un ruolo significativo nella gestione delle spese condominiali. Gli inquilini, in quanto titolari di un diritto personale di godimento sull’immobile, possono anch’essi visionare i documenti facendone richiesta all’amministratore del condominio, che deve fissare un appuntamento per consentire la visione della documentazione o, alternativamente, trasmettere i documenti via email, chiedendo il rimborso delle eventuali spese sostenute.
La richiesta al proprietario da parte dell’inquilino
Gli inquilini possono anche richiedere i giustificativi delle spese al proprietario dell’unità immobiliare che occupano. Questa richiesta riguarda le spese che devono sostenere personalmente, come specificato dalla legge sull’equo canone.
Le spese a carico dell’inquilino includono quelle relative al servizio di pulizia (compresi pozzi neri e latrine), alla manutenzione ordinaria dell’ascensore, alla fornitura dell’energia elettrica, dell’acqua, del condizionamento dell’aria e del riscaldamento e a quella di altri servizi comuni. Anche le spese per il servizio di portineria sono in gran parte a carico dell’inquilino, nella misura del 90%, salvo diverso accordo tra le parti.
Tempistiche e obblighi per il pagamento delle spese
La legge sull’equo canone stabilisce che il pagamento delle spese condominiali da parte dell’inquilino deve avvenire entro 60 giorni dalla richiesta fatta dal proprietario. Prima di effettuare il pagamento, l’inquilino ha diritto di ottenere un’indicazione specifica delle spese che deve sostenere, con la menzione dei criteri di ripartizione.
Inoltre, l’inquilino è legittimato a prendere visione dei documenti giustificativi delle spese effettuate, per garantire la trasparenza e la correttezza delle richieste.
Differenze nella richiesta dei giustificativi
La richiesta dei giustificativi delle spese condominiali può essere inoltrata sia all’amministratore che al proprietario, ma con alcune differenze. Se la richiesta è trasmessa all’amministratore, questi ha il dovere di mettere a disposizione tutta la documentazione condominiale, senza distinzioni. Se l’istanza è trasmessa al proprietario, invece, l’inquilino potrà visionare solo i giustificativi delle spese che lo riguardano direttamente, entro il termine di due mesi dalla richiesta di pagamento delle quote.
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