Grazie a una nuova norma contenuta nel decreto Pnrr, i beni sequestrati alla mafia potranno essere riutilizzati per realizzare alloggi universitari.
Con una norma inserita nel Dl Pnrr, si cerca di accelerare il diritto allo studio. L’iniziativa rappresenta un passo avanti verso il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con un occhio rivolto alla semplificazione delle procedure e alla riconversione di beni altrimenti abbandonati.
Dagli spazi della mafia a luoghi di studio
Il decreto permette di destinare beni confiscati alla criminalità organizzata alla creazione di residenze universitarie. Anna Maria Bernini, Ministra dell’Università e della Ricerca, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa come simbolo di rinascita e legalità. “Spazi un tempo segnati dall’illegalità diventano luoghi di studio, crescita e speranza per le nuove generazioni“, ha dichiarato la Ministra, evidenziando come questa misura rappresenti un segnale concreto di impegno verso il diritto allo studio e il futuro dei giovani.
Obiettivo 60mila posti letto con procedure semplificate
L’intervento rientra in un più ampio pacchetto di semplificazioni voluto dalla ministra Bernini, che ha già ottenuto l’approvazione di provvedimenti per accelerare la realizzazione di posti letto per gli studenti universitari.
L’obiettivo del Pnrr è ambizioso: garantire 60mila nuovi posti entro i tempi stabiliti. La possibilità di utilizzare i beni confiscati alla mafia, con l’applicazione di procedure urbanistico-edilizie semplificate, apre una nuova strada per risolvere la crisi degli alloggi universitari.
Collaborazione con l’Agenzia del Demanio
A supporto di questa iniziativa, il decreto prevede anche il coinvolgimento dell’Agenzia del Demanio, che potrà mettere a disposizione le sue competenze tecniche e funzioni di project management per la progettazione e monitoraggio dei lavori.
Questo modello di collaborazione, già utilizzato per gli immobili statali, si estende così anche ai beni confiscati, consentendo di accelerare i tempi e garantire un’adeguata realizzazione degli interventi necessari per gli studenti.
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